Il magico mondo dei cavalli
- Sonia Sicignano
- 2 set 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Le loro destrezze sono poesia pura in movimento
Una chance per l’uomo
Devo ammettere che questo non è un argomento facile, parlarne in base alla mia esperienza ha significato tradurre a parole e codificare il mio modo di vivere con i cavalli, così, ho pensato col cuore e poi ho cercato di dare a questi vissuti un senso.
Questo meraviglioso possente ed elegante animale mi ha sempre affascinata sin da bambina. Ricordo con dolcezza i miei primi approcci al mondo equestre; una visione di bambina un po’ sfocata, colorata di festa... piccoli pony danzanti e file chilometriche di bambini intrepidi al pensiero di poter salire su quello che all’epoca sembrava la più alta delle “bestie” e che infondo non era poco piu di un buffo cavallino dalle gambette non tanto lunghe. Dolce e spesso stanco di percorrere il monotono giretto tour previsto per tutti noi bambinetti. Dopo 25 anni con maggior buon senso, mi ritrovo qui a parlare di cavalli, con rispetto e maggior coscienza.
Amo parlare e sentir parlare di cultura equestre, sempre meno invece mi piacciono gli spettacoli. Credo che i cavalli siano magnifici ed eleganti proprio per la loro natura selvaggia che troppo spesso l’uomo ha cercato di domare a proprio interesse.
Chiunque abbia potuto trascorrere del tempo con questi meravigliosi animali sa che il cavallo da secoli ci ha saputo curare, una terapia senza confini che fa inabissare in luoghi e stati d’animo mai conosciuti prima di entrare in contatto con loro. Ci curano e allo stesso tempo ci insegnano come restituire loro il favore. L’approccio al mondo equestre non è di per se sbagliato infondo purché lo si faccia con il cuore.
Non vi nascondo che lo studio e la specializzazione in equitazione classica, tanti obbiettivi e tanta tecnica mi affascinano, mi sto documentando e probabilmente sperimenterò qualsiasi cosa sia possibile ed adatta alla mia attuale età. Ma un sogno che non vuole andarsene, arrivare infine a quella relazione sincera e piena con i cavalli che infondo mentre montavo in sella al pony covavo già da bambina. Un sincero e modesto consiglio a tutti coloro che vogliono affacciarsi in questa magnifica realtà o che già da anni lo fanno... carriera, lavoro e non siate liberi con loro e basate tutto sul rispetto del cavallo.

Una relazione nella quale l’uomo non schiacci l'altra personalità ma anzi sappia evolvere insieme in una dualità che completa entrambi. Quella che potremmo chiamare una partnership condivisa è rara tra gli uomini ma per i cavalli è naturale ed istintiva, quando gliene venga data la possibilità.
Il concetto del branco
Il branco aiuta ogni soggetto a diventare più cosciente, sereno e responsabile. Tutto il gruppo deve evolvere insieme. Quanto devo ringraziarli!
Perché l’uomo dovrebbe sottomettere un animale che basa la propria esistenza sulla cooperazione sociale?
Cosa dobbiamo fare?
Dobbiamo dunque approcciarci al cavallo con un intento di cura, sapra riconoscere le nostre nobili intenzioni, i cavalli sceglieranno naturalmente di percorrere una via in nostra compagnia.
I cavalli rispondono attraverso il loro “modo di essere“, questo comprende il loro stato emotivo: (ansia, calma o apatia) stati d’animo che fanno la differenza. Importante come reagiscono all’ambiente che li circonda, compresi noi, gli altri cavalli, la sella, quando cavalchiamo, l’armonia o meno della loro muscolatura, la regolarità e qualità delle loro andature ecc. Ne consegue che per comprendere cosa manifesta il cavallo serve una VISIONE OLISTICA di tutto il suo mondo. Non stressiamo dunque i nostri amici, osserviamo, I cavalli non sono fatti per essere cavalcati, decidere di farlo ci mette in una situazione di grande responsabilità nei loro confronti affinchè possano trarne piacere e utilità a breve e lungo termine. L'equitazione da praticare dovrebbe sempre essere una dolce e progressiva ginnastica che si adatta ad ogni cavallo perché si basa giorno per giorno sulla stessa domanda “Come ti senti?”.
testo ed immagini di Sonia Sicignano
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